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Qual è il significato dell'estetica nella nostra vita di cittadini di un mondo globalizzato e ipertecnologico? In che misura preferenze estetiche e giudizi sono dettati da emozioni e sentimenti? Quale immagine della mente umana ci restituisce una rinnovata analisi filosofica dei fatti estetici? Misurandosi con il dibattito filosofico contemporaneo e con la ricerca nell'ambito delle neuroscienze e della psicobiologia, Fabrizio Desideri critica sia il modello ipercognitivista sia il modello emozionalista. Negli atteggiamenti estetici si accordano piuttosto, sin dalla primissima infanzia, le risonanze emotive e gli aspetti cognitivi della nostra vita percettiva. In particolare, la dimensione estetica dell'esperienza emerge nel paesaggio umano come conseguenza del fenomeno dell'attenzione. Categorie e giudizi estetici si formano mediante la capacità attenzionale di cogliere tratti significativi ed espressivi di un volto, di un oggetto, di una scena: quella stessa capacità direttamente connessa con la nostra natura di animali simbolici. Da un'appassionata indagine al confine tra estetica e filosofia della mente nasce una proposta di ridefinizione dell'identità umana.